Articolo aggiornato al 17 Febbraio 2024
Ciao a tutti,
per una volta non parliamo di web radio, ma andiamo alla preistoria della radio e scopriamo la banda AM (Onde Medie) che – in Italia – va da 525 a 1615 kHz, con passi di 9 kHz.
Per tanti anni la banda AM è stata utilizzata, soprattutto dalle emittenti di Stato (RAI). Mi ricordo che da bambino la domenica andavo al parco coi miei genitori e mio papà aveva una piccola radiolina attaccata all’orecchio per ascoltare “Tutto il calcio minuto per minuto”.
Poi, con lo sviluppo della banda FM, l’AM è stata progressivamente abbandonata dalle emittenti, per svariate ragioni: diminuzione degli ascoltatori, necessità di trasmettitori potentissimi e antenne gigantesche, costi di esercizio, inquinamento elettromagnetico, peggiore qualità audio (rispetto all’FM).
Nel 2015 c’era stato un certo fermento, dopo che il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) aveva dato il via ad una gara per assegnare le frequenze in Onde Medie, ormai abbandonate anche dalla RAI, che lo scorso 11 Settembre 2022, in una data altamente simbolica, ha chiuso quello che rimaneva della sua rete in Onde Medie (Rai Radio Uno OM) secondo un piano ventennale di smantellamento delle rete analogica Onde Medie iniziato nel 1999, ritenuta OBSOLETA.
Apparvero articoli anche su quotidiani mainstream come “Repubblica” https://www.repubblica.it/tecnologia/2015/11/02/news/ritorno_al_futuro_la_radio_riscopre_le_onde_medie-126467189/
o un articolo su “Il Manifesto“, anche se con alcune imprecisioni, soprattutto quando dice che la trasmissione in Onde Medie ha “bassi costi per ampi spazi” e “il processo di broadcasting Am richiede trasmettitori non particolarmente potenti e, per questo motivo, dal prezzo e dai consumi assai ridotti.”. Non è esattamente così, ma potete leggere l’articolo originale a questo link : https://ilmanifesto.it/un-medium-caldo-messo-al-bando/
Era nato anche un sito https://www.ondemedieitalia.it/ che doveva aggiornare sulla situazione, ma ha presto chiuso i battenti confluendo nel più generico http://www.bclnews.it/ , sito di appassionati di radioascolto.
Al momento, specificatamente per le Onde Medie, ho trovato un articolo di Claudio Astorri del 2018, dove si annuncia anche la nascita di OM Italiane Onde Medie Editori Riuniti, Associazione che al momento riunisce 5 editori di radio in Onde Medie, il cui sito è http://omitaliane.it/ , mentre il Gruppo Facebook è https://www.facebook.com/groups/636438856368047/user/100063696546557/
Ma torniamo all’assegnazione delle frequenze. Alcune delle frequenze furono assegnate nel 2017, ma la complessità dei dati richiesti per un’assegnazione ha di fatto scoraggiato tutti quei piccoli soggetti che volevano utilizzare le Onde Medie per creare delle piccole street radio o radio di quartiere, e la gara ha favorito grandi gruppi con disponibilità tecniche ed economiche. Alcune delle frequenze sono andate a Monradio (Una controllata di Radio 101, a sua volta parte del gruppo Mediaset) e a Incentive Promomedia, attiva nel marketing orientato alla grande distribuzione.
Molte delle radio assegnatarie di una frequenza non hanno mai davvero acceso, oppure continuano a fare delle prove di trasmissione, probabilmente perchè le Onde Medie richiedono ampi spazi per collocare gli impianti, trasmettitori potenti e altissime antenne di trasmissione, con conseguenti alti costi di esercizio. Probabilmente dopo la prima bolletta, molte radio hanno pensato che non ne valesse la pena.
Insomma, un’occasione persa per chi – come me e come tanti altri – sognava di aprirsi la propria piccola radio in Onde Medie.
Eppure qualcuno, come l’Associazione CONNA (Coordinamento Nuove Antenne), aveva formulato una proposta che avrebbe potuto accontentare tutti i piccoli broadcaster, le associazioni, le radio di quartiere ecc. vedi link https://www.conna.it/angolo_tecnico/radiostreet_proposta.htm
A questa pagina si possono consultare i documenti del MISE con le frequenze assegnate in Onde Medie al 2019 https://www.mise.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/2035019-onde-medie-a-modulazione-di-ampiezza-am-aperta-la-procedura-per-l-assegnazione-delle-frequenze
Nel frattempo, mentre la burocrazia italiana blocca ogni iniziativa, in Europa si continuano a spegnere gli impianti in Onde Medie e Onde Lunghe, come si può vedere in questa infografica che raffigura uno Studio effettuato in Europa e nel Nord Africa nel 2020 da EBU (European Broadcasting Union, l’Unione Europea dei broadcaster) sono rimasti solo 203 impianti in Onde Medie.
In UK (Regno Unito), si spingono gli ascoltatori verso l’FM, o meglio verso il DAB+, che raggiunge ormai più del 50% della popolazione. Gli ultimi trasmettitori della BBC in Onde Medie che sono stati chiusi in ordine di tempo sono:
- BBC Essex
Available on 103.5 FM across Essex, and in Southend and Basildon on 95.3 FM - BBC Radio Cambridgeshire
Available on 96.0 FM in and around Cambridge, and 95.7 FM in and around Peterborough - BBC Radio Devon
Available on 103.4 FM across Devon, 95.8 FM in Exeter and 94.8 FM in North Devon - BBC Radio Leeds
Available across West Yorkshire on 92.4 FM, 103.9 FM in West Leeds, and 102.7 FM in the Aire Valley - BBC Radio Sheffield
Available on 88.6 FM in Sheffield, 94.7 FM in Chesterfield, and across South Yorkshire on 104.1 FM - BBC Hereford & Worcester
Available on 104.0 FM in Worcestershire, 94.7 in Herefordshire, 104.4 FM in Redditch, and 104.6 FM in Kidderminster - BBC Radio Stoke
Available on 94.6 FM across Staffordshire and 104.1 FM in Stafford - BBC Radio Lancashire
Available on 103.9 FM across Central Lancashire, 95.5 FM in Blackburn, and 104.5 FM in Lancaster - BBC Radio Ulster and BBC Radio Foyle. Available on 92–95 FM. Also available on all TV platforms (Terrestrial, Satellite, and Cable).
E IN ITALIA?
Per il momento ho trovato un annuncio di Radio Pret-A-Porter che dichiara “Coming soon: a partire dal secondo trimestre 2021 nel Nord Italia on air in onde medie (AM)”. La frequenza dovrebbe essere AM 1602 kHz. Siamo ad Agosto 2021, ma non ho trovato traccia di questa emittente nelle Onde Medie, mentre le uniche due stazioni italiane che riesco a ricevere da casa mia (Milano zona Lambrate), uscendo sul balcone con una banalissima radiolina a transistor, sono Zai.net su 693 kHz e Rai Rete Unica Onde Medie su 900 kHz, più alcune radio straniere.
Ho scoperto poi RDE Radio Diffusione Europea, che modula su Onde Medie, frequenze 819 e 1584 kHz, ma che non ricevo da casa mia, Radio King Italia, che modula sui 711 kHz, Amica Radio Veneta, sui 1017 kHz e Radio Milano 1602 kHz, coming soon.
Restano da capire alcune cose: 1) chi possano essere gli ascoltatori di un’emittente in Onde Medie, considerato che questa banda si presta più per la trasmissione di voci che di musica, ed è prona ai disturbi di motori a scoppio, lampadine a fluorescenza, reti wifi, linee elettriche. Non parlo di smanettoni che cercano di captare le stazioni più lontane con sofisticate apparecchiature per mandare rapporti di ascolto e ricevere cartoline SQL, ma mi riferisco ad ascoltatori abituali che scelgono di sintonizzare e ascoltare una radio in Onde Medie in maniera continuativa, a casa, in ufficio o in macchina, quando tutto il mondo sembra spingere verso il digitale: DAB+ e internet radio. 2) Al di là dell’emozione di trasmettere “nell’etere”, non sarebbe più conveniente creare una web radio?
Oltre a queste mie considerazioni personali, ho trovato una lettera interessante di Leonardo Mureddu sulla rivista online La Radio Di Sophie a questo link https://www.leradiodisophie.it/Broadcast-addio-1.html dove si spiega bene la situazione Onde Medie e i dubbi sul futuro utilizzo di questa banda.
Sempre per rimanere aggiornati sulle Onde Medie vi segnalo il gruppo Facebook “Noi che ascoltiamo le Onde Medie“, disponibile a questo link https://www.facebook.com/NoiCheAscoltiamoLeOndeMedie/ e l’ottimo sito https://www.italradio.org/, l’Osservatorio sulla Radiofonia Internazionale in Lingua Italiana (Italradio) , un comitato senza fine di lucro che dal 1996 studia e promuove l’uso della lingua italiana nelle radio di tutto il mondo.
Infine, per chi volesse sperimentare, segnalo alcuni microtrasmettitori che non necessitano di autorizzazione per via della ridottissima potenza. Per esempio: On The Air, micro trasmettitore da 100 mW, acquistabile su Ebay al prezzo di 35-55 Euro (a seconda del modello). Spifire, anche questo da 100 mW, circa 100 Euro.